venerdì 23 novembre 2012



tenére [te'nere]
v.tr. e intr.
1. Stringere, afferrare, reggere qualcosa o qualcuno in modo che resti fermo, non cada o non sfugga: tenere un bambino in braccio.
* segurar
2. Mantenere, far restare qualcosa o qualcuno in una determinata posizione o condizione: tenere le mani in tasca, tenere la casa in ordine, tenere qualcuno in prigione.
Conservare qualcosa in un certo postoo in una certa condizione: il burro va tenuto in frigorifero, tenere i soldi in banca al sicuro.
* manter; guardar
Tenere a mente = ricordare, non dimenticare.
* guardar na memória.
3. Tieni questo libro. *ficar com
4. Vai pure, ti tengo io il posto. * guardar
5. Tenere il respiro. * prender
6. Tenere d'occhio. * ficar de olho

Se vuoi sapere di più, clicca qui!
Podemos perceber, portanto, que o verbo TENERE em italiano NÃO signifca "ter".



lunedì 12 novembre 2012



Per dirti Ciao! - Tiziano Ferro

Magari un giorno avremo un posto anche nascosto pur distante dalle tante astanterie
In cui riposano gli amori ormai in disuso, quelli non storici di cui nessuno parlerà.
E rivela il tuo sorriso in una stella, se vorrai.. per stasera andrebbe bene anche così.
E non servirà più a niente la felicità,
più a niente anche la fantasia..
Mi accontenterò del tempo andato.
Soffierà nel vento una lacrima
che tornerà da te..
Per dirti ciao, ciao mio piccolo ricordo in cui nascosi gli anni di felicità..
Ciao e guardami affrontare questa vita come fossi ancora qui.
Magari un giorno l'universo accoglierà la mia richiesta e ci riporterà vicini,
tra l'aldilà e il mio nido di città c'è molta differenza
anche se provo a non vederla.
E giro il mondo, e chiamerò il tuo nome per millenni
E ti rivelerai quando non lo vorrò più..
E non adesso qui, su questo letto in cui, tragico, mi accorgo
che il tuo odore sta svanendo lento.
Soffierà nel vento una lacrima che tornerà da te..
Per dirti ciao, ciao mio piccolo ricordo in cui nascosi anni di felicità..
Ciao e guarda con orgoglio chi sostiene anche le guerre che non può.
E senza pace dentro al petto,
so che non posso fare tutto..
Ma se tornassi farei tutto e basta.

E guardo fisso quella porta,
Perché se entrassi un'altra volta vorrebbe dire che anche io son morto.
Ciao.. e tornerei da te,
per dirti ciao, ciao.. mio piccolo miracolo
Sceso dal cielo per amare me.
Ciao.. e cadono i ricordi e cade tutto l'universo e tu stai lì.
La vita come tu te la ricordi, un giorno se ne andò con te.


Astanterie - sezione di un ospedale in cui si sistemano i malati in attesa di assegnarli a un reparto.



giovedì 8 marzo 2012

Festa della donna

Festa della donna - Origini
La Festa della Donna si celebra l'8 Marzo di ogni anno.
L'origine della Festa risale al 1908. In quell'anno, pochi giorni prima dell'8 di Marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le pesanti condizioni a cui erano costrette sul lavoro.
Lo scioperò durò alcuni giorni, finché l'8 di Marzo il proprietario della fabbrica decise di chiudere le porte dello stabilimento per impedire alle operaie di uscire e, di fatto le imprigionò all'interno.
Alla Fabbrica fu appiccato il fuoco e le 129 operaie morirono tutte. In ricordo di questo terribile episodio, questa data venne scelta per rappresentare la lotta internazionale in favore delle donne.


La mimosa è il fiore simbolo della Festa della Donna

Pare che a Roma nel 1946, subito dopo la guerra, le donne cercassero un fiore da usare come simbolo nella giornata dell'8 Marzo, da mettere all'occhiello nel giorno delle celebrazioni e delle iniziative rivolte alle donne. A marzo i giardini della città erano pieni di mimose, fiori dall'aspetto delicato e dal profumo intenso e tipico e che non appassiscono facilmente. Fu così che la scelta cadde sulla mimosa che ancor oggi, in piccoli mazzetti, è il dono tipico dell'8 di Marzo.

martedì 28 febbraio 2012

Rossini

Gioachino Rossini, o Gioacchino, all'anagrafe Giovacchino Antonio Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Parigi, 13 novembre 1868), è stato un compositore italiano del romanticismo musicale.

La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato soprattutto come uno dei grandi operisti della storia, autore di spartiti famosissimi e celebrati come Il barbiere di Siviglia e Guillaume Tell.

Clicca qui per saperne di più.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Adoro Rossini!
 

giovedì 16 febbraio 2012

Post di carnevale sul Blog!

Salve!

Se volete leggere ancora qualcosa sul Carnevale, potete leggere qui nel Blog!

Carnevale - parte 1 (clicca qui)

Carnevale - parte 2 (clicca qui)

Buon carnevale!!

A Carnevale...

"A carnevale ogni scherzo vale."
No carnaval toda brincadeira é válida.


Durante il Carnevale tutto è permesso: allegria, balli, divertimenti, cibo e dolci di ogni tipo







Carnevale

Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento. (Se vuoi saperne di più clicca qui.)



L'uso delle maschere di Carnevale ha origini teatrali: la commedia dell'arte ha dato vita a personaggi tipici che sono entrati a fare parte del costume italiano. Nascono dal teatro buffonesco e popolare delle fiere e più tardi giungono alla tipizzazione universale sottolineando i vizi e i difetti degli uomini.

Potete saperne di più sul carnevale... Cliccate qui.

lunedì 30 gennaio 2012

Giorni della merla

I cosiddetti giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31). Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno (anche se alcune leggende e tradizioni ne specificano come variante gli ultimi 2 giorni di gennaio e il primo di febbraio).

Se vuoi sapere di più clica qui.





I tre giorni della merla  (la leggenda)

Tanto, tanto tempo fa a Milano ci fu un inverno molto rigido.
La neve scendeva dal cielo e copriva tutta la città, le strade, i giardini.
Sotto la grondaia di un palazzo in Porta Nuova c'era il nido di una famigliola di merli, che a quel tempo avevano le piume bianche come la neve. C'era la mamma merla, il papà merlo e tre piccoli uccellini, nati dopo l'estate.
La famigliola soffriva il freddo e stentava a trovare qualche briciola di pane per sfamarsi, perché le poche briciole che cadevano in terra dalle tavole degli uomini venivano subito ricoperte dalla neve che scendeva dal cielo.
Dopo qualche giorno il papà merlo prese una decisione e disse alla moglie: "Qui non si trova nulla da mangiare, se continua così moriremo tutti di fame e di freddo. Ho un'idea, ti aiuterò a spostare il nido sul tetto del palazzo, a fianco a quel camino, così mentre aspettate il mio ritorno non avrete freddo. Io parto e vado a cercare il cibo dove la neve non è ancora arrivata".
E così fu fatto: il nido fu messo vicino al camino e il papà partì. La mamma e i piccoli uccellini stavano tutto il giorno nel nido, scaldandosi tra loro e anche grazie al fumo che usciva tutto il giorno dal camino.
Dopo tre giorni il papà tornò a casa e quasi non riuscì più a riconoscere la sua famiglia! Il fumo nero che usciva dal camino aveva colorato di nero tutte le piume degli uccellini!
Per fortuna da quel giorno l'inverno divenne meno rigido e i merli riuscirono a trovare cibo sufficiente per arrivare alla primavera.
Da quel giorno però tutti i merli nascono con le piume nere e, per ricordare la famigliola di merli bianchi divenuti neri, gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono detti "I tre giorni della merla".









mercoledì 28 settembre 2011

Champagne - Pepino di Capri

Un' antica canzone che ancora oggi fa successo.
Suggerimento di Pedro Mota. Grazie!

mercoledì 21 settembre 2011

essere e avere?


Verbi che usano ESSERE
quando hanno un valore
intransitivo e AVERE quando
hanno valore transitivo...


Sono un gruppo piuttosto numeroso.
Spesso possiamo riconoscere l’ausiliare essere o avere a seconda del soggetto: se il soggetto è una persona o comunque un essere animato più facilmente c’è la possibilità di un uso transitivo del verbo (e quindi ausiliare avere). Se il soggetto è un qualcosa di inanimato è più probabile l’uso intransitivo (e quindi ausiliare essere).
In altri casi è da notare che con il cambio di genere transitivo o intransitivo ci può essere anche un vero cambio di significato del verbo. Ecco alcuni esempi:

accelerare / Il ritmo del cuore è accelerato; Il musicista ha accelerato il ritmo

affogare / I passeggeri del Titanic sono affogati; Ho affogato il dolore nell’alcol

affondare / La nave è affondata; I pirati hanno affondato la nave

annerire / I muri sono un po’ anneriti; Ho annerito i miei capelli

arricchire / In questi anni lui è arricchito; Lui ha arricchito molta gente

arrugginire / La mia bicicletta è arrugginita; La pioggia ha arrugginito la bicicletta

asfissiare / E’ asfissiato in un incendio; Lui mi ha asfissiato con le sue domande

aumentare / Il costo della vita è aumentato; Ho aumentato il volume della radio

azzittire / A queste parole lui è azzittito; Con uno sguardo lo ho azzittito

bruciare / L’edificio è bruciato; Ho bruciato i miei diari

calare / La notte è calata; Ho calato una corda dalla finestra

cambiare / Col tempo sei cambiato molto; Finalmente ho cambiato macchina

cessare / Il terremoto è cessato; Ha cessato di piovere

cicatrizzare / La ferita è cicatrizzata rapidamente; Questa pomata ha cicatrizzato la ferita

cominciare / Lo spettacolo è già cominciato; Hai cominciato il tuo nuovo lavoro?


continuare / La vita è continuata serena; Ho continuato a fare le cose di sempre


correre / Sono corso a casa; Ho corso un bel rischio


crescere / Il bambino è cresciuto; La madre ha cresciuto i suoi figli


diminuire / La popolazione è diminuita; Ho diminuito le mie spese

discendere / Siamo discesi a valle; Ho disceso una montagna

esplodere / Sono esploso per la rabbia; Ho esploso un colpo di pistola

finire / Il film è finito alle 11; Ho finito l’università nel 1995

fuggire / Davanti al rischio sono fuggito; Non ho mai fuggito le tentazioni

gelare / L’acqua è gelata; Con le mie parole ho gelato tutti

guarire / Il malato è guarito; La medicina ha guarito il malato

ingrassare / Sei ingrassato di qualche chilo?; Ho ingrassato il motore della macchina


invecchiare / Non sei invecchiato per niente; Il falegname ha invecchiato il mobile


mancare / Mi è mancata la tua presenza; Ho mancato il bersaglio

maturare / La frutta è maturata; Ha maturato la decisione di partire

migliorare / Le sue condizioni sono migliorate; Ho migliorato l’aspetto del mio ufficio

passare / Molto tempo è passato; Lui ha passato tutta la mattina a letto

peggiorare / La situazione è peggiorata; Hai peggiorato la situazione

pesare / Questa valigia pesa; Ho pesato la mia valigia

resuscitare / Gesù è risuscitato; Questa notizia lo ha risuscitato

ringiovanire / Sei ringiovanito; Questo taglio di capelli ti ha ringiovanito

salire / Sono salito a casa mia; Ho salito tutti gli scalini

saltare / L’appuntamento è saltato; Ho saltato un ostacolo difficile

scattare / E’ scattata l’ora x; In vacanza ho scattato molte foto

scendere / Siamo scesi dall’autobus; Abbiamo sceso le scale

schizzare / E’ schizzato via come un fulmine; La macchina mi ha schizzato addosso del fango

seguire / Dopo questo è seguito un fatto; Ho seguito il tuo consiglio!

servire / Quei soldi mi sono serviti; Il barista ha servito un cliente

suonare / E’ suonata la tua ora!; Abbiamo suonato una canzone

toccare / Oggi è toccato a me; Chi ha toccato i miei fiori ?

trascorrere / E’ trascorso un mese; Ho trascorso la settimana aspettandoti

Fonte: Matdid - Scudit

venerdì 16 settembre 2011

I bambini e le sue idee - in italiano!

Ho trovato alcune frasi in italiano! Divertitevi e votate!


Le frasi più divertenti prese dalle letterine dei bambini ora raccolte in un libro.


MILANO - Il conto alla rovescia verso il Natale è già incominciato e i bambini sono alle prese con le classiche letterine a Gesù bambino. Ma a Gesù i bambini si rivolgono tutto l'anno e durante tutto l'anno gli scrivono, a scuola o nelle ore di catechismo. Tenerissimi, ingenui, talvolta sfrontati, gli alunni delle scuole elementari rivolgono al figlio di Dio sorprendenti domande sul mondo - «Chi disegna i confini degli Stati?» Oppure gli parlano come ad un amico o a un fratello maggiore, gli danno consigli o, perfino, gli rivolgono reclami: «Grazie per il fratellino, ma veramente avevo pregato per un cane».

Ecco alcune delle frasi tratte dalle letterine a Gesù e raccolte nel libro «Caro Gesù, la giraffa la volevi proprio così o è stato un incidente?». Vota la tua preferita

1. Caro Gesù Bambino, i miei compagni di scuola scrivono tutti a Babbo Natale, ma io non mi fido di quello. Preferisco te. - Sara

2. Caro Gesù, sei davvero invisibile o è solo un trucco? - Giovanni

3. Caro Gesù, Don Mario è un tuo amico oppure lo conosci solo per lavoro? - Antonio

4. Caro Gesù, mi piace tanto il padrenostro. Ti è venuta subito o l’hai dovuta fare tante volte? Io quello che scrivo lo devo rifare un sacco di volte. - Andrea

5. Caro Gesù, come mai non hai inventato nessun nuovo animale negli ultimi tempi? Abbiamo sempre i soliti. - Laura

6. Caro Gesù, per favore metti un altro po’ di vacanza fra Natale e Pasqua. In mezzo adesso non c’è niente. - Marco

7. Caro Gesù Bambino, per piacere mandami un cucciolo. Non ho mai chiesto niente prima, puoi controllare. - Bruno

8. Caro Gesù, forse Caino e Abele non si ammazzavano tanto se avessero avuto una stanza per uno. Con mio fratello funziona. - Lorenzo

9. Caro Gesù, a carnevale mi travestirò da diavolo, ciai niente in contrario? - Michela

10. Caro Gesù, tu che vedi tutto mi dici chi mi ha nascosto l’astuccio? - Marco

11. Caro Gesù, mi chiamo Andrea e il mio fisico è basso, magrino, ma non debole. Mio fratello dice che ho una faccia orrenda, ma sono contento perché così non avrò quelle mogli che stanno sempre tra i piedi a fare pettegolezzi. - Andrea

12. Caro Gesù, abbiamo studiato che Tommaso Edison ha inventato la luce. Ma al catechismo dicono che sei stato tu. Per me lui ti ha rubato l’idea. - Daria

13. Caro Gesù Bambino, grazie per il fratellino. Ma io veramente avevo pregato per un cane. - Gianluca

14. Caro Gesù, non credo che ci possa essere un Dio meglio di te. Bè, volevo solo fartelo sapere ma non è che te lo dico perché sei Dio. - Valerio

15. Caro Gesù, i cattivi ridevano di Noè, stupidino, ti sei fatto un’arca sulla terra asciutta. Ma lui è stato furbo a mettersi con tuo padre, anche io farei così. - Edoardo

16. Caro Gesù, lo sai che mi piace proprio come hai fatto la mia fidanzata Simonetta? - Matteo

17. Caro Gesù, invece di far morire le persone e di farne di nuove, perché non tieni quelle che hai già? - Marcello

18. Caro Gesù, la storia che mi piace di più è quella dove cammini sulle acque. Te ne sei inventate di belle. La mia seconda preferita è quella dei pani e dei pesci. - Antonella

19. Caro Gesù, se te non facevi stinguere i dinosauri noi non ci avevamo il posto, hai fatto proprio bene. - Maurizio

20. Caro Gesù Bambino, non comprare i regali nel negozio sotto casa, la mamma dice che sono dei ladri. Molto meglio l’iper. - Lucia

mercoledì 7 settembre 2011

I bambini e le sue idee!

Semana passada recebi um e-mail da Lourdinha do Colégio da Villa que eu achei sensacional!
Adorei as frases das crianças! Escolha a sua frase preferida e deixe seu comentário aqui no Blog!


O jornal italiano Corriere della Sera publicou em sua edição eletrônica de fim de semana uma enquete muito divertida. Trata-se de opinar sobre o relacionamento das crianças italianas com o Menino Jesus.

"Caro Gesù: la giraffa la volevi proprio così o è stato un incidente?" (Querido Jesus, a girafa você queria assim mesmo ou foi um acidente?), recém-lançado pela editora Sonzogno.

É uma amostra do que elas costumam escrever nas redações da escola, nas aulas de catecismo e em bilhetinhos de final de ano. Na Itália, o Papai Noel não toma conta do imaginário infantil e Gesù Bambino é um poderoso concorrente do bom velhinho nórdico.
Escolha você também a sua frase preferida.

"Querido Menino Jesus, todos os meus colegas da escola escrevem para o Papai Noel, mas eu não confio naquele lá. Prefiro você." (Sara)

"Querido Menino Jesus, obrigado pelo irmãozinho. Mas na verdade eu tinha rezado pra ganhar um cachorro." (Gianluca)

"Querido Jesus, por que você não está inventando nenhum animal novo nos últimos tempos? A gente vê sempre os mesmos." (Laura)

"Querido Jesus, por favor, ponha um pouco mais de férias entre o Natal e a Páscoa. No meio, agora está sem nada." (Marco)

"Querido Jesus, o padre Mário é seu amigo ou você conhece ele só do trabalho?" (Antonio)

"Querido Menino Jesus, por gentileza, mande-me um cachorrinho. Eu nunca pedi nada antes, pode conferir." (Bruno)

"Querido Jesus, talvez Caim e Abel não se matassem tanto se tivessem um quarto pra cada um. Com o meu irmão funciona." (Lorenzo)

"Querido Jesus, no Carnaval eu vou me fantasiar de diabo, você tem alguma coisa contra?" (Michela)

"Querido Jesus, eu gosto muito do padre-nosso. Você escreveu tudo de uma só vez, ou você teve que ficar apagando? Qualquer coisa que eu escrevo eu tenho que refazer um monte de vezes." (Franco)

"Querido Jesus, você é invisível mesmo ou é só um truque?" (Giovanni)

"Querido Jesus, na minha opinião, é impossível existir um Deus melhor do que você. Bom, eu só queria que você soubesse, mas estou te dizendo isso não é porque você é Deus." (Valerio)

"Querido Jesus, em vez de você fazer as pessoas morrerem e aí criar novas pessoas, por que você não fica com as que já tem?" (Marcello)

"Querido Jesus, se não tivesse acontecido a extinção dos dinossauros não ia ter lugar para nós, você fez muito bem." (Maurizio)

"Querido Menino Jesus, não compre os presentes na loja embaixo do prédio, a mamãe diz que eles são uns ladrões. Muito melhor no super." (Lucia)

"Querido Jesus, nós estudamos na escola que Thomas Edison inventou a luz. Mas no catecismo dizem que foi você. Pra mim ele roubou a sua idéia." (Daria)


venerdì 2 settembre 2011

Lucchetti d'amore

Ringrazio e dedico questo "post" a una grande amica (che mi conosce da quando ero piccola) che mi ha parlato di questo argomento qualche giorno fa e mi ha dato l'idea di usarlo nel Blog e a lezione. Grazie Lygia Nery!!
Dedico questo "post" anche agli innamorati e alle persone che ci credono nell'amore!
Prima un "post" in italiano e poi in portoghese.

Lucchetti al ponte Milvio è il sito dedicato a tutte le coppie innamorate che non possono recarsi a Roma per mettere un lucchetto al lampione che si trova sul ponte Milvio e gettare la chiave nel Tevere , ma vogliono comunque testimoniare il loro amore.

I lucchetti rappresentano una promessa d'amore a vita. L'usanza di attaccare i lucchetti dell'amore al lampione di un ponte e di gettarne la chiave nel fiume sembra sia nata a Firenze e sia stata introdotta dagli allievi ufficiali della Scuola di Sanità in Costa San Giorgio che, al momento del congedo, legavano il lucchetto del loro armadietto su una barra metallica oltre il parapetto del Ponte Vecchio.

Questa tradizione è passata in seguito agli innamorati, ed è stata traslata a Roma e resa molto popolare a seguito del libro Ho voglia di te di Federico Moccia in cui, appunto, i due protagonisti si giurano amore eterno agganciando un lucchetto al lampione centrale del ponte Milvio a Roma dopo averlo serrato, buttandone poi via la chiave nel Tevere.

Questo curioso rito d'amore si ripete ormai su tutti i lampioni di tutti i ponti italiani e coinvolge anche gli stranieri. Sul lucchetto dell'amore vengono scritti i nomi dei due innamorati, poi il lucchetto viene attaccato ad un lampione che si trova su di un ponte e la chiave con la quale è stato chiuso il lucchetto viene gettata nel fiume sottostante, sarà quindi impossibile ritrovare la chiave e rompere la promessa d'amore.

Su questo sito potrete creare il vostro lucchetto virtuale, inserire la vostra foto e confermare così la vostra promessa d'amore eterno! Da oggi puoi condividere il tuo lucchetto d'amore virtuale anche su facebook

Inserisci subito il tuo lucchetto virtuale, clicca qui!

Muito legal esse site! Você pode colocar o teu cadeado do amor, evitando de derrubar pontes e lampiões! Rsrsrsrs... Veja aqui alguns cadeados já colocados: clicca qui! Divertitevi!!

Cadeados e outras crenças prendem namorados para sempre

Quem está apaixonado quer ficar preso para sempre ao ser amado. E adora se entregar a crenças ou superstições para atingir o seu objetivo. Uma delas, bem simbólica, consiste em trancar cadeados com os nomes dos pombinhos e depois jogar a chave para um lugar inacessível. Assim fazem os apaixonados que visitam locais turísticos tão díspares como a base da torre de Seul, na Coreia do Sul; a escadaria da Montanha Amarela, na China; e as pontes Luzhkov, em Moscou; Hohenzollern, em Colônia (Alemanha); Ponte Vecchio, em Florença.
A Itália, aliás, tem várias pontes adornadas com os tais cadeados, e a mais famosa delas é a Milvio, em Roma. Foi ali que deixaram as fechaduras do amor os protagonistas do livro que virou filme "Ho voglia di te" ("Quero-te muito"), continuação de "Io e Te tre metri sopra il cielo" (Três metros acima do céu), ambos do escritor italiano Federico Moccia, muito popular entre os jovens italianos.

A prática chegou a se tornar um problema em Roma, pois o excesso de cadeados sobre duas luminárias da ponte de 206 a.C. acabou por destruí-las. Depois disso, a prefeitura instalou seis conjuntos de postes de aço especialmente para receber os cadeados enfeitados com corações e nomes dos seus donos enamorados, que atiram as chaves no rio Tevere para permanecerem eternamente amarrados. Quem não tem condições de ir a Roma pode fazer o ritual pela Internet, por meio do site lucchettipontemilvio.com


Com ou sem correntes de ferro trancadas a chave, outras pontes do mundo também são alvos de superstições "capazes" de unir eternamente os namorados. Quem passa por baixo da Pont Marie, em Paris, localizada bem perto da catedral de Notre-Dame, precisa apenas fazer um desejo e mantê-lo em segredo para ser atendido. Na verdade o pedido não precisa obrigatoriamente estar relacionado ao romance, porém muita gente acaba se influenciando com o apelido sugestivo do lugar: Ponte dos Amantes. Já na famosa Ponte dos Suspiros, em Veneza, o ritual para garantir o amor eterno é um pouco mais trabalhoso. Os casais apaixonados, a bordo de uma gôngola, precisam se beijar exatamente ao meio-dia ao passarem por baixo dela.

Não muito longe dali, a cidade de Verona, cenário da mais famosa e romântica história de Willian Shakespeare, também é alvo de crenças daqueles que anseiam se manter amarrados às suas almas gêmeas. Quando visitam a casa de Julieta, os apaixonados colam na parede e na sacada bilhetes com seus nomes. E a casa da esposa de Romeu também proporciona esperança aos solteiros: quem passa as mãos na estátua de Julieta, existente no interior da construção, encontra um novo amor.





Ho anche trovato un video di Tiziano Ferro fatto sul Ponte Milvio!! Metterò due video, uno con i sottotitoli così potete cantare!



giovedì 1 settembre 2011

Comemoração dos 150 anos de unificação italiana

Uno di questi giorni, nella sala dei professori del Colégio da villa, il Professore Milton, mi ha parlato di un testo e di un video che aveva visto sui 150 anni di unificazione italiana. Mi ha detto che me li mandava per e-mail e l'ha fatto. Mi è piaciuto molto quello che ha  detto e ha fatto il maestro Ricardo Muti e per questo lo condivido con voi!

Ringrazio il Professor Milton Costa (conosciuto al Colégio da Villa a Jaguariuna come "Miltão") per avermi inviato questo testo e il bellissimo video! Lei è stato davvero gentile Professore! Grazie!
Agradeço ao Professor Milton Costa ("Miltão", que eu conheci no Colégio da Villa - Jaguariuna) por ter me enviado o texto e o video! Grazie Professor Milton!

O DIA EM QUE VERDI DERROTOU BERLUSCONI

Neste último12 de março, Silvio Berlusconi teve que enfrentar a realidade. A Itália festejava o 150o aniversário de sua Unificação e, entre as muitas comemorações da importante data, uma se deu na Ópera de Roma, com a apresentação da obra "Nabucco", de Giuseppi Verdi, dirigida pelo maestro Ricardo Muti.

A ópera Nabuco foi escrita por Giuseppe Verdi no final do século XIX, quando a Itália ainda estava sob o domínio da dinastia dos Habsburgos (a quem combateu até a sua unificação). Por isso o coro “Vá pensiero” apesar de se referir aos judeus escravizados na Babilônia, se tornou, vamos dizer assim, o grito de guerra que simboliza a busca pela liberdade do povo italiano. Essa relação entre o que se canta na ópera e o sentimento de liberdade, o clamor por justiça e o patriotismo italiano persiste até os dias de hoje.

Antes da apresentação, Gianni Alemanno, prefeito de Roma, subiu ao cenário para pronunciar um discurso denunciando os cortes no orçamento federal dirigido à cultura que haviam sido feitos pelo governo, do qual o próprio Alemanno é membro e velho amigo de Berlusconi. Esta intervenção política em um momento cultural dos mais simbólicos para a Itália produziria um efeito inesperado, ao qual Berlusconi, em pessoa, foi obrigado a assistir.

Segundo relatado por Ricardo Muti, "... A princípio houve uma grande salva de palmas pelo público. Logo começamos com a ópera. Tudo correu muito bem até que chegamos ao famoso canto Va Pensiero. Imediatamente senti que a atmosfera entre o público ia se tornando mais e mais tensa. Existem coisas que não se consegue descrever, mas as sentimos. Era o silêncio profundo que se fazia sentir! Mas, no momento em que o público percebeu que começavam os primeiros acordes de Va Pensiero, o silêncio se transformou em verdadeiro fervor. Podia-se sentir a reação visceral dos presentes ante ao lamento dos escravos que cantam Ó pátria minha, tão bela e perdida... Assim que o coro chegou ao fim, pudemos ouvir vários pedidos de bis. Começaram os gritos de Viva Italia e Viva Verdi. As pessoas nas galerias jogavam pequenos papéis escritos com mensagens patrióticas".

Apenas uma única vez Muti havia aceitado fazer um bis de Va Pensiero, em uma apresentação no La Scala de Milão em 1986, já a peça exige que seja executada do princípio ao fim, sem interrupções. "Eu não pensava em fazer apenas um bis", disse o maestro, "teria que haver uma intenção especial para fazê-lo", contou. Então, em um gesto teatral, Muti se voltou ao público e a Berlusconi - e disse: "Logo que cessaram os gritos de bis, vocês começaram a gritar Longa Vida à Itália. Sim, estou de acordo com isto: Larga vida à Itália. Mas... Já não tenho trinta anos e vivi minha vida. Rodei o mundo e, hoje, tenho vergonha do que acontece em meu país. Por isso, vou aceitar seus pedidos para apresentar Va Pensiero novamente. Não só pela alegria patriótica que sinto neste momento mas, sim, porque enquanto dirigia o coro que cantou Ai meu país belo e perdido pensei que, se continuarmos assim, vamos matar a cultura sobre a qual erguemos a história da Itália. E, nesse caso, nossa pátria também estaria bela e perdida. Durante anos mantive minha boca fechada mas agora, creio que precisaríamos dar sentido a este canto: estamos na nossa casa, o Teatro de Roma, com o coro que cantou magnificamente bem e com a orquestra que o acompanhou esplendidamente. Se quiserem, proponho a vocês que se unam a nós para que cantemos todos juntos".

Assim, o maestro convidou o público a cantar junto com o coro dos escravos. Muti continua sua narrativa: "Vi grupos de gente levantar-se. Toda a Ópera de Roma se levantou. E o coro também. Foi um momento mágico! Essa noite não foi apenas mais uma representação de Nabucco mas, também, uma declaração no Teatro da Capital italiana para chamar a atenção dos políticos".

Aqui está o vídeo que registrou este belo momento repleto de emoção:












Risultato del 4º sondaggio del Blog!

Salve a tutti!!
Scusate se sono stata qualche giorno assente...

Ecco a voi il risultato del 4º sondaggio!
Grazie a chi ha partecipato e sappiate che aspetto la vostra visita tutti i giorni quà nel Blog!