venerdì 13 febbraio 2009

Pulcinella.

PULCINELLA

Pulcinella è degno compare di Arlecchino e talvolta il suo rivale, specie negli intrighi d'amore.

Pulcinella è fra le maschere più popolari e simpatiche ed è il simbolo di Napoli e del suo popolo.

Pulcinella impersona lo spirito genuino, fatto di arguzia di spontaneità e di generosità. Appare sulle scene nelle vesti di un servo furbo e poltrone, sempre affamato e alla ricerca di qualcosa da mettere sotto ai denti.

Pulcinella si adatta a fare di tutto oltre al servo; eccolo di volta in volta, fornaio, oste, contadino, mercante, ladruncolo e ciarlatano, che ritto su uno sgabello di legno, in uno spiazzo fra i vicoli di Napoli, cerca di smerciare i suoi intrugli "miracolosi" a quanti gli stanno attorno a naso ritto, richiamati dalla sua voce chioccia e dai suoi larghi gesti delle braccia.

Credulone, litigioso, arguto, un po' goffo nel camminare, Pulcinella è in continuo movimento, sempre pronto a tramare qualche imbroglio o a fare dispetti.

Ha anche un carattere mattacchione e, quando qualcosa gli va per il verso giusto, esplode in una danza fatta di vivaci e rapidi saltelli, di sberleffi e di smorfie gustosissime a vedersi. Una cosa però che non riesce mai ad imparare è a starsene zitto quando dovrebbe e proprio per questo è rimasta famosa l'espressione "è un segreto di Pulcinella" per dire di qualcosa che tutti sanno. Ma anche questo fa parte del carattere napoletano di Pulcinella: combattere, con spirito allegro e generoso, contro tutte le avversità e le durezze che si presentano nella vita di tutti i giorni.

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