venerdì 23 novembre 2012



tenére [te'nere]
v.tr. e intr.
1. Stringere, afferrare, reggere qualcosa o qualcuno in modo che resti fermo, non cada o non sfugga: tenere un bambino in braccio.
* segurar
2. Mantenere, far restare qualcosa o qualcuno in una determinata posizione o condizione: tenere le mani in tasca, tenere la casa in ordine, tenere qualcuno in prigione.
Conservare qualcosa in un certo postoo in una certa condizione: il burro va tenuto in frigorifero, tenere i soldi in banca al sicuro.
* manter; guardar
Tenere a mente = ricordare, non dimenticare.
* guardar na memória.
3. Tieni questo libro. *ficar com
4. Vai pure, ti tengo io il posto. * guardar
5. Tenere il respiro. * prender
6. Tenere d'occhio. * ficar de olho

Se vuoi sapere di più, clicca qui!
Podemos perceber, portanto, que o verbo TENERE em italiano NÃO signifca "ter".



lunedì 12 novembre 2012



Per dirti Ciao! - Tiziano Ferro

Magari un giorno avremo un posto anche nascosto pur distante dalle tante astanterie
In cui riposano gli amori ormai in disuso, quelli non storici di cui nessuno parlerà.
E rivela il tuo sorriso in una stella, se vorrai.. per stasera andrebbe bene anche così.
E non servirà più a niente la felicità,
più a niente anche la fantasia..
Mi accontenterò del tempo andato.
Soffierà nel vento una lacrima
che tornerà da te..
Per dirti ciao, ciao mio piccolo ricordo in cui nascosi gli anni di felicità..
Ciao e guardami affrontare questa vita come fossi ancora qui.
Magari un giorno l'universo accoglierà la mia richiesta e ci riporterà vicini,
tra l'aldilà e il mio nido di città c'è molta differenza
anche se provo a non vederla.
E giro il mondo, e chiamerò il tuo nome per millenni
E ti rivelerai quando non lo vorrò più..
E non adesso qui, su questo letto in cui, tragico, mi accorgo
che il tuo odore sta svanendo lento.
Soffierà nel vento una lacrima che tornerà da te..
Per dirti ciao, ciao mio piccolo ricordo in cui nascosi anni di felicità..
Ciao e guarda con orgoglio chi sostiene anche le guerre che non può.
E senza pace dentro al petto,
so che non posso fare tutto..
Ma se tornassi farei tutto e basta.

E guardo fisso quella porta,
Perché se entrassi un'altra volta vorrebbe dire che anche io son morto.
Ciao.. e tornerei da te,
per dirti ciao, ciao.. mio piccolo miracolo
Sceso dal cielo per amare me.
Ciao.. e cadono i ricordi e cade tutto l'universo e tu stai lì.
La vita come tu te la ricordi, un giorno se ne andò con te.


Astanterie - sezione di un ospedale in cui si sistemano i malati in attesa di assegnarli a un reparto.



giovedì 8 marzo 2012

Festa della donna

Festa della donna - Origini
La Festa della Donna si celebra l'8 Marzo di ogni anno.
L'origine della Festa risale al 1908. In quell'anno, pochi giorni prima dell'8 di Marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le pesanti condizioni a cui erano costrette sul lavoro.
Lo scioperò durò alcuni giorni, finché l'8 di Marzo il proprietario della fabbrica decise di chiudere le porte dello stabilimento per impedire alle operaie di uscire e, di fatto le imprigionò all'interno.
Alla Fabbrica fu appiccato il fuoco e le 129 operaie morirono tutte. In ricordo di questo terribile episodio, questa data venne scelta per rappresentare la lotta internazionale in favore delle donne.


La mimosa è il fiore simbolo della Festa della Donna

Pare che a Roma nel 1946, subito dopo la guerra, le donne cercassero un fiore da usare come simbolo nella giornata dell'8 Marzo, da mettere all'occhiello nel giorno delle celebrazioni e delle iniziative rivolte alle donne. A marzo i giardini della città erano pieni di mimose, fiori dall'aspetto delicato e dal profumo intenso e tipico e che non appassiscono facilmente. Fu così che la scelta cadde sulla mimosa che ancor oggi, in piccoli mazzetti, è il dono tipico dell'8 di Marzo.

martedì 28 febbraio 2012

Rossini

Gioachino Rossini, o Gioacchino, all'anagrafe Giovacchino Antonio Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Parigi, 13 novembre 1868), è stato un compositore italiano del romanticismo musicale.

La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato soprattutto come uno dei grandi operisti della storia, autore di spartiti famosissimi e celebrati come Il barbiere di Siviglia e Guillaume Tell.

Clicca qui per saperne di più.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Adoro Rossini!
 

giovedì 16 febbraio 2012

Post di carnevale sul Blog!

Salve!

Se volete leggere ancora qualcosa sul Carnevale, potete leggere qui nel Blog!

Carnevale - parte 1 (clicca qui)

Carnevale - parte 2 (clicca qui)

Buon carnevale!!

A Carnevale...

"A carnevale ogni scherzo vale."
No carnaval toda brincadeira é válida.


Durante il Carnevale tutto è permesso: allegria, balli, divertimenti, cibo e dolci di ogni tipo







Carnevale

Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento. (Se vuoi saperne di più clicca qui.)



L'uso delle maschere di Carnevale ha origini teatrali: la commedia dell'arte ha dato vita a personaggi tipici che sono entrati a fare parte del costume italiano. Nascono dal teatro buffonesco e popolare delle fiere e più tardi giungono alla tipizzazione universale sottolineando i vizi e i difetti degli uomini.

Potete saperne di più sul carnevale... Cliccate qui.

lunedì 30 gennaio 2012

Giorni della merla

I cosiddetti giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31). Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno (anche se alcune leggende e tradizioni ne specificano come variante gli ultimi 2 giorni di gennaio e il primo di febbraio).

Se vuoi sapere di più clica qui.





I tre giorni della merla  (la leggenda)

Tanto, tanto tempo fa a Milano ci fu un inverno molto rigido.
La neve scendeva dal cielo e copriva tutta la città, le strade, i giardini.
Sotto la grondaia di un palazzo in Porta Nuova c'era il nido di una famigliola di merli, che a quel tempo avevano le piume bianche come la neve. C'era la mamma merla, il papà merlo e tre piccoli uccellini, nati dopo l'estate.
La famigliola soffriva il freddo e stentava a trovare qualche briciola di pane per sfamarsi, perché le poche briciole che cadevano in terra dalle tavole degli uomini venivano subito ricoperte dalla neve che scendeva dal cielo.
Dopo qualche giorno il papà merlo prese una decisione e disse alla moglie: "Qui non si trova nulla da mangiare, se continua così moriremo tutti di fame e di freddo. Ho un'idea, ti aiuterò a spostare il nido sul tetto del palazzo, a fianco a quel camino, così mentre aspettate il mio ritorno non avrete freddo. Io parto e vado a cercare il cibo dove la neve non è ancora arrivata".
E così fu fatto: il nido fu messo vicino al camino e il papà partì. La mamma e i piccoli uccellini stavano tutto il giorno nel nido, scaldandosi tra loro e anche grazie al fumo che usciva tutto il giorno dal camino.
Dopo tre giorni il papà tornò a casa e quasi non riuscì più a riconoscere la sua famiglia! Il fumo nero che usciva dal camino aveva colorato di nero tutte le piume degli uccellini!
Per fortuna da quel giorno l'inverno divenne meno rigido e i merli riuscirono a trovare cibo sufficiente per arrivare alla primavera.
Da quel giorno però tutti i merli nascono con le piume nere e, per ricordare la famigliola di merli bianchi divenuti neri, gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono detti "I tre giorni della merla".